Guardiagrele, la dannunziana città di pietra, posizionata su un rilievo isolato di una dorsale della Maielletta, come una terrazza sulle colline che vanno verso il mare. La tradizione vuole che il borgo si sia formato per la presenza di una torre longobarda, attualmente denominata Torrione Orsini, che era ed è ancora situato nella parte più alta e pianeggiante del colle per difendere la popolazione del sottostante villaggio dalla frequenti invasioni barbariche.
Con il disfacimento dell’Impero Romano, essendo aumentate le scorrerie, la popolazione si trasferì sotto la torre, costruendo case in pietra addossate fra di loro. Si formò così una città fortificata.
Molti sono i monumenti ed i luoghi di interesse custoditi dal borgo di Guardiagrele.
Tra gli edifici religiosi spicca, per importanza e per fascino, la Collegiata di Santa Maria Maggiore, imponente e maestosa chiesa sorta su tempio pagano del 430 d.C., decorata di preziosi affreschi ed altorilievi, con annessa il museo del Duomo, contenente pezzi di eccezionale valore artistico, come una croce processionale del maestro Nicola da Guardiagrele, datata 1431.
Tra gli altri edifici religiosi, meritano di essere menzionati: la, del 1276, che conserva le reliquie di San Nicola Greco, monaco calabrese sfuggito alle incursioni saracene del X Secolo. L’urna che custodisce le sacre reliquie, posta dietro l’altare maggiore, lascia la chiesa ogni 25 anni, in occasione dell’Anno Santo, per una processione che, gremita di fedeli, compie il giro della città.
Inoltre, la Chiesa di San Nicola di Bari, probabilmente la più antica di Guardiagrele, costruita su un precedente tempio pagano dedicato al dio Giove; la Chiesa di San Silvestro, di stile romanico, ora sconsacrata, sede di convegni e concerti; il Convento dei Cappuccini, del 1599; la Chiesa di San Rocco, del XVIII secolo; la Chiesa di Santa Chiara, del 1220; la Chiesa di San Donato, patrono della città, ubicata al di fuori delle mura cittadine; la Chiesa di Santa Maria del Carmine.
Di eccezionale rilievo è l’antichissima necropoli di Comino, situata nell’omonima frazione.
L’artigianato dei metalli ha reso celebre Guardiagrele soprattutto per la lavorazione del ferro battuto e del rame, oltre che per l’antica arte orafa. Nel centro storico è possibile ammirare pregevoli opere dei maestri del ferro, ancora attivi in rinomate botteghe. L’artigianato del rame accoglie il visitatore con le pittoresche esposizioni presso Porta S. Giovanni . Non a caso il paese è sede della Mostra dell’Artigianato Artistico Abruzzese: ogni anno, dal 1 al 20 Agosto, i lavori migliori del ricco e rinomato artigianato artistico regionale sono esposti nella mostra, allestita nell’antico convento delle suore francescane. L’esposizione delle creazioni in ceramica, ferro battuto, legno, rame, pietra, tessuti, oreficeria e tombolo è stata riconosciuta manifestazione fieristica di livello nazionale.
Molto apprezzata anche la gastronomia locale con i suoi tanti prodotti. Una menzione speciale deve essere fatta per le “Sise delle monache”, preparate dalle pasticcerie Lullo e Palmerio in Via Roma: pan di spagna farcito di gustosa crema pasticcera imbiancato da un velo candido di zucchero. Sembra che l’origine di esse sia da attribuire alle monache clarisse, che le hanno inventate in onore di Sant’Agata.